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Tutti i tipi di connessione internet spiegati

Spiegazione semplice delle diverse modalità di connessione internet che è possibile usare: dial-up, DSL, ADSL, cavo, fibra e wireles, satellite

Per accedere a Internet da un computer o da un telefono possiamo utilizzare vari tipi di connessione Internet, alcune disponibili senza fili altre accessibili solo dopo aver connesso un cavo alla presa telefonica (o alla presa dedicata alla fibra). Con così tanti nomi diversi può essere difficile capire cosa si sta comprando quando si stipula un abbonamento di connessione internet anche perché chi li vende, spesso, non dice come funziona.

In questo articolo andiamo a spiegare, uno per uno, tutti i tipi di connessione Internet che è possibile sottoscrivere oggigiorno. Sapendo queste nozioni di base, oltre ad arricchire la propria cultura personale, si potranno scoprire nuove tipologie di collegamento da prendere in considerazione la prossima volta che si cercheranno offerte di abbonamento.

1) Dial-up o modem analogico

Le prime connessioni Internet disponibili in ambito domestico erano basate sui modem analogici. Il modem analogico trasformava questi segnali provenienti dalla linea telefonica in segnali digitali per il computer (e viceversa).

Il modem effettuava una vera telefonata al fornitore di Internet, occupando l’intera linea e impedendo l’uso del telefono fisso (che risultava anche occupato se qualcuno provava a chiamare durante una connessione Internet).

Anche se i modem si sono evoluti nel tempo, il principio rimane sempre lo stesso: il modem (o la componente modem dei moderni dispositivi di connessione) ha funzioni di modulazione/demodulazione del segnale, che viene convertito in bit compatibili con il PC (e viceversa i bit vengono convertiti in segnale telefonico analogico, segnale telefonico digitale o segnale ottico). L’unica cosa che è cambiata è il mezzo che usano questi segnali per viaggiare e il tipo di segnale stesso.

Con il modem dial-up, il segnale è analogico e il mezzo è una linea telefonica fatta di una coppia di fili di rame. La trasmissione di segnali analogici è ormai caduta in disuso: i modem riportavano la scritta 56k, in realtà non si poteva andare a più di 33 kbps in media.

2) Connessione DSL (prima evoluzione)

La connessione DSL è l’evoluzione dei vecchi modem 56k e la sigla significa Digital Subscriber Line. Come si intuisce dal nome il segnale che passa dalla presa telefonica è digitale, quindi è possibile utilizzare una frequenza più alta (banda larga) per ottenere una velocità decisamente più alta rispetto alla linea analogica tradizionale.

 

La presenza di una frequenza digitale sullo stesso cavo telefonico ha reso possibile separare il servizio di fonia analogica: era finalmente possibile telefonare e ricevere telefonate sulla linea fissa senza interrompere il servizio Internet.

In Italia la connessione DSL è ancora adesso di tipo asincrono (ovvero ADSL), per migliorare la velocità di download (scaricamento) a scapito della velocità di upload (invio), che al lancio della tecnologia interessava sicuramente di meno (oggi è invece molto importante avere anche una buona velocità di upload).

Le ultime evoluzioni della tecnologia ADSL (conosciute come ADSL2 e ADSL2+) permettono di raggiungere velocità pari a 20 Megabit al secondo, anche se questi valori sono puramente indicativi (in media si viaggia sui 7 Megabit al secondo). Attualmente questa tecnologia è superata e non è adatta a fornire la velocità minima richiesta per tutti i servizi presenti sul web.

3) Connessione DSL (nuova evoluzione)

L’ultima frontiera della tecnologia DSL è conosciuta come VDSL, una sigla che significa Very-high-bit-rate Digital Subscriber Line. La presa telefonica sul muro di casa resta la stessa, ma la linea di casa viene collegata ad un cabinato VDSL, a sua volta connesso in fibra ottica fino alla centrale telefonica.

Questo intermezzo con la fibra ottica porta la linea VDSL ad offrire velocità decisamente superiori rispetto a quando visto sull’ADSL: la velocità media della linea è sui 50 Megabit al secondo, ma è possibile usufruire anche di connessioni da 100 Mega, 200 Mega e (in alcune città) 300 Mega. Attualmente viene considerando la connessione minima da utilizzare per poter connettersi ad Internet e sfruttare tutti i suoi servizi.

4) Connessione via cavo (cavo coassiale)

Il cavo coassiale è quello che oggi viene usato per la TV satellitare, con gli attacchi tondi e un filo di rame all’interno di spessa plastica che fa da isolante. Il cavo coassiale era stato usato per decenni per inviare segnali digitali multipli a cui si è aggiunto Internet.

Lo standard utilizzato si chiama Data Over Cable Service Interface Specification (DOCSIS) che funziona in modo simile alla DSL, utilizzando una frequenza più elevata per i dati e una bassa frequenza per la voce. Il cavo può anche utilizzare la trasmissione dati asincrona, come l’ADSL.

La connessione internet via cavo richiede modem speciali per funzionare e per separare i dati dai canali televisivi dai dati da trasmettere al computer. Al momento questo tipo di connessione è totalmente in disuso in Italia, mentre è ancora possibile trovare connessioni di questo tipo all’estero.

5) Fibra ottica (FTTH)

Le tecnologie viste finora utilizzano (in tutto o in parte) cavi di rame per trasmettere il segnale. L’ultima evoluzione in termini di connessione Internet è la connessione in fibra ottica, composta da un sottilissimo cavo con un’anima di vetro speciale in grado di trasportare un segnale di luce su lunghe distanze, senza degradazione del segnale e con un’alta tolleranza ad interferenze e disturbi.

Quando utilizziamo questo tipo di connessione il segnale dalla centrale telefonica (già cablata in fibra ottica) fa giungere i segnali di luce fin dentro casa: non possiamo quindi più utilizzare la vecchia presa del telefono, ma serve un modem in grado di convertire questi segnali di luce in segnali digitali (e viceversa).

Grazie al segnale di luce all’interno della fibra ottica è possibile raggiungere le velocità più elevate per una connessione Internet via cavo: si va da un minimo di 1000 Megabit al secondo (1 Gbps) passando per 2,5 Gbps o 5 Gbps, in base all’operatore scelto e al tipo di tecnologia utilizzata per la diffusione del segnale di luce. Se vogliamo il meglio per la nostra casa, dobbiamo scegliere solo connessioni FTTH.

6) Accesso Internet senza fili

Il termine ‘wireless’ viene usato per indicare qualsiasi tipo di accesso a internet che non richiede un cavo, ma viene sfruttata un’antenna ricetrasmittente per portare il segnale fino al modem di casa (che dispone a sua volta di un’antenna esterna o, più raramente, un’antenna interna). A cambiare sono anche in questo caso il tipo di segnale utilizzato per la connessione.

Internet su rete mobile

Questo è il tipo di connessione degli smartphone, dei tablet con supporto SIM, dei modem portatili, dei modem FWA e delle famose “saponette” (i modem da utilizzare su PC con una SIM). I fornitori di questo servizio lo chiamano Mobile Wireless a banda larga, anche se solo se siamo sotto rete LTE o 5G possiamo parlare di vera banda larga.

Quando l’offerta Internet via rete mobile prevede un abbonamento flat prende anche il nome di FWA: con questa sigla si identifica una connessione Internet flat (senza limiti di durata e di dati) fornita tramite rete mobile ad alta velocità (di solito 5G ma anche LTE), in grado comunque di offrire velocità superiori all’ADSL (raramente pari a VDSL, mai pari alla fibra ottica).

Ponti radio dedicati

Le prime connessioni wireless a banda larga nascono sfruttando delle antenne radio dedicate (WiMAX) posizionate dagli operatori interessati ad offrire Internet senza fili (come per esempio Linkem). Questa tecnologia non si è diffusa come desiderato e, nel corso degli ultimi anni, sempre più operatori sono passati alla rete mobile (FWA) per offrire una connessione Internet più vicina alle esigenze degli utenti.

Di fatto i ponti radio per portare connessione Internet sono caduti rapidamente in disuso, sostituiti dalle antenne radio mobile (meno costose e anche più efficaci).

7) Internet via satellite

La connessione a Internet satellitare funziona tramite una parabola simile a quella della TV satellitare. Il segnale Internet (in download) viene trasmesso dal satellite e ricevuto dall’antenna posizionata sul tetto o su un balcone; per poter navigare la parabola deve essere orientata nel modo giusto verso il satellite che fornisce connessione Internet.

Da sempre le connessioni Internet via satellite vengono viste come l’ultima spiaggia in mancanza di altre alternative possibili. I problemi sono i costi molto più alti delle normali connessioni e la distanza che deve percorrere il segnale partendo dal cielo, senza contare che per l’invio dei dati (upload) veniva comunque utilizzata una linea analogica dedicata.

I limiti della connessione satellitare ne hanno limitata la diffusione anche in Italia, come nel resto del mondo; le cose potrebbero cambiare con l’arrivo di Starlink, il servizio di connessione Internet satellitare fornito da Elon Musk, in grado di fornire una velocità di download e upload pari a quelle offerte dalla VDSL. Gli utenti di Starlink possono aspettarsi di rilevare velocità di connessione tra 100 Mb/s e 200 Mb/s e latenza a partire da 20ms nella maggior parte delle località.

Se questo servizio si diffonderà potrebbe dare molto filo da torcere alle tecnologie via cavo più vecchie (come ADSL e VDSL), anche se per ora il prezzo resta comunque proibitivo per la maggior parte degli utenti interessati (99 euro/mese).

Conclusioni

Per navigare su Internet e usufruire di tutti i servizi moderni (inclusi i contenuti multimediali di Netflix o simili) vi consigliamo di puntare solo su connessioni sufficientemente veloci, anche se non pensiamo di sfruttare tutti i Mega offerti dalla connessione: più Mega si hanno, meno problemi avremo quando usufruiremo di un servizio ad alta velocità.

Per andare sul sicuro puntiamo solo su servizi VDSL (conosciuti anche come FTTC) o FTTH e, se proprio non possiamo navigare veloci con una connessione via cavo, cerchiamo di sfruttare tecnologie wireless moderne come LTE e 5G abbinate ad un abbonamento veramente flat (FWA).

 

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Cit: https://www.navigaweb.net/2014/10/tutti-i-tipi-di-connessione-internet.html

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